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teologia
Un cammino vivo So già che, se capisco qualcosa, molto altro non capisco. So già che, se ricordo molto, e qualcosa comprendo, di una persona dal cammino singolare e profondo, molto altro non comprendo. >> Leggi.....
Dio senza io «Alla domanda su quale sia la mia idea di Dio rispondo in tutta franchezza che il mio assoluto non è Dio, inteso come perfettissimo creatore, distinto da me e dal mondo, e non è neppure Gesù Cristo. Il mio assoluto, il mio “dio”, ciò che presiede la mia vita, non è nulla di esterno a me. Il mio assoluto è il bene, l'idea del bene e la pratica del bene che trovo in me e nell'uomo. E aggiungo di credere che l'esistenza di tale bene rimandi a un Bene eterno, sussistente, definibile come Sommo Bene, come “Dio” nel senso comune del termine». Vito Mancuso, “Rocca” 15 – 9 - 2011 >> Leggi.....
Rallegrarsi, perché?
Nell’articolo precedente (il foglio 384) è stata esaminata quella che in Matteo figura come l’ottava beatitudine rivolta ai «perseguitati a causa della giustizia» e la prima parte della nona beatitudine: «Beati voi quando vi insulteranno…». >> Leggi.....
Odiati, perché? «Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi, quando vi insulteranno, vi perseguiteranno…» (Mt 5,10-11). >> Leggi.....
La forma breve di questo studio, divisa in tre parti, si trova nel Foglio cartaceo a partire dal numero 381 (Aprile 2011).
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La fine tra compimento, catastrofe e attesa «La Bibbia – ricorda Andrea Tagliapietra nel suo libro Icone della fine (Il Mulino 2010) – ha un inizio, che coincide con la genesi del mondo, e una conclusione, che coincide con la fine di questo mondo stesso». Così tutta la storia del mondo, dal suo formarsi al suo dissolversi, può essere letta come disegno divino, in un orizzonte di senso in cui origine e fine della realtà naturale ed umana si presentano come un complesso cammino verso il compimento. >> Leggi.....
Riconoscere I segni della trasparenza di DioDi ritorno da Camaldoli – mentre l’oro autunnale della foresta millenaria scintillava nella pioggia, come due giorni prima brillava e ardeva di colori, trafitto da raggi di sole – ricapitolavo alcune indicazioni alte che questa e altre occasioni oggi mi sembrano offrire alla chiesa dei cristiani: una chiesa “senza confini” (sorella Maria di Campello); il sacerdozio comune, esistenziale, nella chiesa che è fraternità laica, senza divisioni né potere sacro (secondo l’evangelo genuino); l’abbandono della teologia sacrificale, perché la liturgia della vita è il dono; il dialogo con le religioni, nella “fecondazione reciproca” (Raimon Panikkar), e non più il proselitismo; la “pace in terra” (papa Giovanni), promessa evangelica al mondo, che tocca a noi portare e adempiere; un umanesimo “cristico”, perché Dio è nell’umanità e nella storia (cfr. libro di La Valle, Paradiso e libertà). >> Leggi.....
Qualcuno è giusto e buono?
Riprendendo quanto dicevamo prima della pausa estiva (Umanità di Dio/6, n. 373), Gesù non chiede in prima istanza di non peccare, di non trasgredire, di essere puro e buono, anche perché rifiuta persino per se stesso l’appellativo di “buono” (Mc 10,18: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo» (vers. Cei); più precisamente: «Nessuno è buono, tranne l’unico Dio / se non l’unico Dio soltanto» (come traduce R. Pesch, nel suo commentario della Paideia, questo passo micidiale in modo molto fedele al testo greco). >> Leggi.....
In nome della natura
La perplessità e le critiche espresse da autorevoli giornali cattolici e da alcuni portavoce della curia romana sull'assegnazione del Nobel per la medicina all'iniziatore della ricerca sulla fecondazione artificiale, invitano ad alcune riflessioni. >> Leggi.....
O DIO O MAMMONA
Il termine «mammona», nei libri deuterocanonici e nelle raccolte della letteratura giudaica successiva ai tempi di Gesù, ha un significato generico di «denaro», «ricchezza», senza nessuna delle connotazioni negative di idolatria che Gesù gli attribuisce in Mt 6,24 e Lc 16,13: «Nessuno può servire due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e mammona». Luca modifica la prima espressione aggiungendo la parola “servo”: «Nessun servo può servire…». >> Leggi..... Pagina: Indietro 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Prossima |
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